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al testo proposto da Franco Bonvini
L’ allodola
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Dopo il bacio
dall’ombra degli olmi sulla strada uscivamo per ritornare: sorridevamo al domani come bimbi tranquilli.
Le nostre mani congiunte componevano una tenace conchiglia che custodiva la pace.
Ed io ero piana quasi tu fossi un santo che placa la vana tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso cielo d’estate all’alba su sconfinate distese di grano.
E il mio cuore una trillante allodola che misurava la serenità.